Nel campo dell’esoterismo, che si fonda su una Dottrina Segreta accessibile solo agli Iniziati, esiste una tendenza a interpretare i simboli in maniera univoca. Questi simboli sono collegati a una presunta Scienza Sacra e alla Tradizione Primordiale, tramandata da generazioni di Grandi Iniziati e Jerofanti. Sono quindi visti come elementi di una “Dottrina” espressa in formule immutabili. Nell’Esoterismo Gnostico, i simboli assumono dimensioni multiple: sono espressioni consce o inconsce dell’individuo, che attraverso di essi manifesta la propria spiritualità e il proprio pensiero, sia in relazione al mondo metafisico che a quello fisico. Questi simboli possono rifarsi ad archetipi universali, che si ripetono in diverse epoche e luoghi, suggerendo l’appartenenza a una Tradizione ereditaria, ma senza attribuire loro un significato di Verità Rivelate. In un’ottica esoterica non legata a una “Dottrina” specifica, i simboli sono strumenti di riflessione, conoscenza e intuizione, ovvero di Gnosi. Non possiedono un potere magico intrinseco né un significato dogmatico. Nell’esoterismo, specialmente in quello massonico, ogni simbolo, anche se rappresenta concetti noti e diffusi, deve essere oggetto di libera meditazione e interpretazione personale, poiché le reazioni che suscita sono soggettive e dipendono dal contesto spirituale e culturale dell’individuo. La squadra e il compasso sono simboli emblematici della Massoneria, sia nella sua forma antica e operativa che in quella moderna e speculativa. Insieme al Libro Sacro, sono considerati le Tre grandi luci della Massoneria.
Analizziamo dunque la squadra ed il compasso come vengono concepiti in molteplici Tradizioni, per cercare di cogliere i significati allegorici propri alla Libera Muratoria speculativa o moderna. La squadra è accostabile alla simbologia del Quadrato ed a quella delle Croci, specialmente alla Tau: T od alla Tau capovolta: T formata da 2 squadre, e tale simbolo egizio appare sovente in Massoneria, tradotto nel simbolo del Maglietto o Mazzuolo, evocante il Maestro Venerabile, colui che è chiamato a dirigere i Lavori massonici. A volte, formata da 4 squadre raffigurò la Croce latina a bracci uguali: † oppure inclinate formò la Croce Pitagorica o di S. Andrea: X , con le valenze simbologiche attribuibili a tali croci, secondo molteplici tradizioni pre-cristiane o cristiane, od Ermetico-Alchemiche evocate dalla Massoneria speculativa, come memento ai fini di riflessione. A volte la squadra può avere un lato più lungo dell’altro – solitamente nella proporzione dei lati 3:4, od 1:2 – ed allora è accostabile alla simbologia del Rettangolo, che geometricamente è formato da 2 squadre capovolte riunite fra loro, ovvero dava l’idea di 2 Triangoli Pitagorici nella proporzione dei lati 3, 4 (5) o del Delta, nella proporzione dei lati 1:2 che compaiono sui frontoni dei templi greci, largamente imitati dai maestri costruttori del Rinascimento e che in Massoneria compaiono nel Tempio sulla parete ad oriente con all’interno l’occhio umano, simboleggiante l’occhio della coscienza, cioè della ricerca interiore che il massone deve compiere quando osserva i simboli del Tempio. Quattro squadre, con i lati differenziati, formano anche la Croce Cristica, o della Passione: † assurta, forse impropriamente, a simbolo Cristiano della Passione di Gesù – che probabilmente venne invece martirizzato su una croce a Tau con la gamba più lunga verso il basso: T – e che fu simbolo pre-cristiano del Messia. Simbolo anch’esso comparente in massoneria, in particolare nei Riti massonici, oltre i 3 gradi della cosiddetta Massoneria Azzurra. La squadra massonica ha la proporzione dei lati 3:4, atta a formare il Rettangolo ed il Triangolo Pitagorico. La squadra è accostabile, quindi, a tutte le figure geometriche aventi un angolo retto di 90 gradi, e quindi è simbolo di equilibrio e di rettitudine. La squadra, essendo per sua natura uno strumento fisso è intesa quale simbolo passivo e come simbolo della materia.
Il compasso invece, essendo per sua natura uno strumento mobile o variabile, è inteso come simbolo attivo, e come simbolo dello spirito che domina e plasma la materia. Da ciò l’accoppiamento simbologico della Squadra e del Compasso in Massoneria. Se la squadra è posta sopra il compasso esprime la prevalenza della materia e della natura dell’uomo – con le sue sensazioni e passioni – sullo spirito, o sull’intelligenza, sul pensiero, sulla ragione. Tale accoppiamento della squadra e del compasso – posti sopra il Libro Sacro aperto (nella Massoneria Italiana al Prologo del Vangelo di S. Giovanni) è proprio del Primo grado massonico di Apprendista, dove predomina l’apprendimento sulla creatività intellettiva. Se la squadra ed il compasso sono fra loro intrecciati esprimono l’equilibrio fra la materia e lo spirito, tra l’intelligenza, il pensiero, la ragione e gli istinti sensitivi e passionali dell’uomo. Tale accoppiamento della squadra ed il compasso – sempre posti sopra il Libro Sacro aperto al Prologo del Vangelo di S. Giovanni – è proprio al Secondo grado massonico di Compagno d’Arte, dove predomina l’equilibrio tra la materia e lo spirito. Se la squadra viene posta sotto il compasso, esprime il dominio dello spirito sulla materia, sui sensi, sugli istinti dell’uomo, ed esprime anche il primato dell’intelligenza, del pensiero, della ragione, della creatività intellettiva sulla pura razionalità. Tale accostamento della squadra e del compasso – sempre sopra il Libro Sacro aperto al Prologo del Vangelo di S. Giovanni – in Massoneria è proprio al Terzo grado massonico di Maestro Libero muratore.
I suddetti accoppiamenti dei due simboli della squadra e del compasso divennero già nella Massoneria Operativa del tardo Medioevo l’Emblema dei liberi muratori, esprimenti le suddette valenze simbologiche. Li troviamo, ad esempio, incisi sulla facciata della cosiddetta Loggia dei Maestri Comacini ad Assisi della fine del 1200, nella Chiesa di S. Cristoforo a Perugia, fra loro intrecciati; ancora li troviamo nel Duomo di Brno in Moldavia, ed in varie sculture e pitture in altre chiese di Assisi, Siena, Firenze, di varie epoche. Il compasso – anche come singolo simbolo – ha rilievo simbologico a seconda del grado di apertura: meno di 45°, 45°, 60°, 90°, 180°, oltre i 180°, chiuso. I gradi 45 e 60 indicano rispettivamente un ottavo ed un sesto del cerchio. Simboleggiano il limite della possibilità di conoscenza, rappresentata dal cerchio. I1 compasso aperto a 90° indica un quarto del cerchio, e forma, con l’angolo retto a 90° una squadra e quindi simboleggia anch’esso l’equilibrio fra le due forze: in tale caso diventa la squadra giusta che simboleggia in Massoneria il lavoro di ricerca interiore. Il compasso aperto a 45 gradi è usato in Massoneria nei primi 3 gradi iniziatici, mentre aperto a 60 gradi è usato nel 5° grado ed aperto a 90 gradi è usato nei gradi iniziatici 14 e 18 del Rito Scozzese Antico ed Accettato, proprio per rimarcare la maggiore possibilità di conoscenza realizzabile attraverso il lavoro di ricerca interiore proprio a tali gradi iniziatici.
Osservando le opere degli antichi maestri liberi muratori tardo medioevali si rileva una generalizzata apertura del compasso a 45 ed a 60 gradi, ovvero l’uso di Compassi Regolatori o Proporzionali composti di 3 o 4, o 5 punte. Questi ultimi esaltano l’intelligenza dell’uomo, che può spaziare in molteplici direzioni la propria ricerca interiore, svincolato da preconcetti, da superstizioni, e da sudditanze dogmatiche, così come i Compassi Regolatori e Proporzionali consentono all’Artista qualsiasi disegno architettonico e qualsiasi figura geometrica. In varie opere degli antichi maestri – nel solco delle correnti umanistiche che esaltavano l’uomo – si mise nelle mani dell’uomo un compasso – a 45°, a 60°, a 90° – o un Compasso Regolatore. In molte raffigurazioni di Dio – inteso come Padre – egli ha in mano un Compasso aperto a 90° o 180° – e talvolta l’Archipendolo – per simboleggiare il Pensiero Creatore, o il Grande Architetto dell’Universo.
2 risposte
Buona sera, questa tavola è una sintesi esaustiva del significato della squadra e compasso.
Il compasso disegna un cerchio che rappresenta il cielo , la cupola, o meglio la base dove poi la cupola si erge per convergere architettonicamente al centro che in alcuni monumenti è aperto, come la cupola del Pantheon a Roma.
Ora perché questa apertura? come spiega René Guènon lasciare vuoto il vertice della cupola sta a significare l’ascesa dell’iniziato per la seconda iniziazione e la terza nascita.
il compasso disegna e quindi avvia alla realizzazione ultima dell’iniziato.
la squadra è la terra il quadrato , la Tau sono due squadre , ma quattro squadre formano una croce gammata o lo swastika che per gli indù è la rotazione ciclica del tempo, sempre per il simbolista di Blois il vero simbolo del Maestro.
Ho detto. un TFA a tutti voi
Grazie per il commento. TFA.